opere
Una ricerca intima
unica te
Un lavoro seriale fatto da 6 tomboli, stoffa, filo, china e la poesia di
Chandra Livia Candiani presa dalla raccolta "La domanda della sete" 2016-2020 edita Einaudi.
Pensato a posta per il Festival della Sociologia svolto dal 6 al 15 ottobre 2023 presso l'auditorium San Domenico di Narni.
Il tema centrale era la maschera, il volto e la costruzione dell'altro.
La poesia di Chandra Livia Candiani (che mi ricorda di tornare a casa)
Dove ti sei perduta
da quale dove non torni,
assediata
bruci senza origine.
Questo fuoco
deve trovare le sue parole
pronunciare condizioni
di smarrimento dire:
«Sei l'unica me che ho
torna a casa».




eravamo noi
Una ricerca che traduce il dolore di un mondo che sta scomparendo. Narrazioni di lacrime e della bocca serrata.
Un sasso che avremmo dovuto scagliare alla generazione passata, un sasso che dovrebbero scagliare contro di noi.
Dei fiammiferi che sono foreste bruciate, la carbonella che parla di terra arsa, il canovaccio segnato dal sangue degli allevamenti intensivi, un cimitero con 160 croci per le 160 specie estinte negli ultimi 10 anni, le case bruciate dalla guerra, i corpi dei morti in mare e lo stesso mare cimitero. Mare devastato, dimenticato.
Dimensione 40 x 70
Lino, porfido, fiammiferi, china, inchiostro rosso, filo, carta, garza




Pertugio - gualtieri
Questa ricerca si appoggiata alla poesia di Mariangela Gualtieri, “Questo lo giuro”.
Alcuni suoi passaggi sentendoli come un inno al “nonostante tutto” ho deciso di trasformarli in paesaggi, usando la garza, il tessuto tinto, cucendo fiori secchi, ricamando la neve, unendo due mani, lasciando spazio e aria.
Dimensione telaio singolo 10 x 100 - Dimensione totale: 150 x 100
Telaio di balsa, garza, stoffa tinta con tintura naturale, china, fiori secchi, foglie, fiori di carta cotone ricamati, rami




pertugio - montale
“Riviere” di Eugenio Montale è realizzato su dei passepartout pensati come delle finestre, dalle quali, affacciandomi, posso osservare dentro.
Da questa ricerca nascono i fiori di carta ricamati, diventati ormai compagni inseparabili.
Sempre presente è la carta cotone, la china, la macchina per cucire e il filo di rame.
Altro elemento necessario è il vuoto che tratto e immagino come fosse un colore.
A volte mi piace immaginare di essere pendula da un ciglione sopra il delirio del mare,
oscillare insieme alla vertigine, tra un’ispirazione e un’espirazione, vivere dentro gli occhi di chi sente ancor prima di riconoscere le forme.
Evanescente, indefinibile, sfuggente, essere stagione.
Supporto Passepartout dimensioni: 24 cm x 18 cm
Carta cotone, filo di rame, garza, china nera, fili di cotone
naufragare
Di quel cimitero vasto e profondo che è il mare, del dolore perpetuo come le sue onde.
Della nostra dimenticanza, distanza dal mondo, dell'abitudine a non guardare più niente.
Della nostra incapacità a prenderci almeno la responsabilità della presa di coscienza.
Installazione - Cornice in ceramica, rami, garza tinta
30 x 30 x 15
home where once there were trees
Sul concetto di casa
In questo tempo così difficile, ogni volta che un albero sparisce, se ne va un pezzo di mondo, un pezzo di noi, un pezzo di casa.
Questa è l’immagine di ciò che siamo.