Oscillando tra la nostalgia del prima e la curiosità del dopo,
Scavo sotto pelle e in questa sospensione mi ritrovo.
Mi ritrovo negli occhi di mio padre e di mio nonno, negli occhi della nostra storia.
Penso che oggi io sia l’ultima sintesi del noi e quanta responsabilità, quanta gioia nel saperlo.
Quanto amore silenzioso sentito e quanta liberazione nel volerlo sentire.
Quanta felicità nel perdonare le distanze, la cecità e la paura, quanta bellezza nel capirlo.
Sentire come se percorressi la stessa vita con occhi diversi,
La abbraccio con una tenerezza prima sconosciuta.
Guardo mia madre e mio padre crescere nelle loro abitudini
E li ritrovo in quei gesti che ho adottato e che chiamo radici.
Grazie
Giulia
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