
Quel lunedì avevo la sensazione che sarebbe stata una mattinata delicata.
Una di quelle mattinate dove puoi decidere se diventare Begbie, il personaggio di Trainspotting che lancia il boccale per fare a botte, o un bonzo tibetano che fa del respiro il centro nevralgico della diplomazia.
Essendo indecisa sul da farsi, avevo chiesto a Valerio di accompagnarmi.
La sua presenza mi ricorda che spesso è bene respirare.
Di fronte al Duomo, mi sono ritrovata ad ascoltare la ramanzina di una "persona portatrice di cultura con l'intento di cambiare il sistema dell’arte".
Una ramanzina arrivata per aver prima provato a rinunciare al premio che consisteva in una “personale” poi, dopo aver cambiato idea, per non essere stata riconoscente di aver vinto il concorso (a pari merito con altre due persone) nonostante non conoscessi nessuno.
Un’ evento talmente straordinario per cui secondo lui/loro, mi sarei dovuta solo inchinare a mani giunte.
Guardo, con la coda dell’occhio e per tutto il tempo di questa oratoria, Valerio impassibile e decido di imitarlo goffamente. In silenzio riprometto a me stessa di non cadere più in queste dinamiche ricordandomi le parole di una persona importante che tempo prima mi aveva detto: “se stai vicino alle cose che non ti piacciono, finisci per assomigliargli”.
Terminata la sciorinata, entro nello spazio espositivo dove avrei allestito le opere, faccio le foto alle pareti a disposizione e me ne vado pensando a Begbie e che sarebbe stato bello lanciare un boccale di birra all’interno di quella sala color giallo zabaione.
Invece la sera, prima di andare a dormire, scrivo una poesia e il giorno successivo la illustro decidendo di esporre il lavoro alla futura mostra tanto dibattuta, circondata dalle opere dei bambini e delle bambine del corso di disegno creativo.
Begbie si era trasformato in un progetto, un progetto che poi avrebbe incuriosito una persona che mai mi sarei aspettata.
Con l’animo in subbuglio, rimuginando sulla complessità della provincia e sul perché avessi deciso di partecipare a quel concorso, due giorni dopo parto per Venezia.
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