Nel giro di ventiquattrore la mappa cambia.
È la prima felice deviazione.
Non è più "Toponomastica del corpo" ma dei corpi.
Ieri ho ricevuto risposte bellissime riguardo i rituali che si fanno in alcuni giorni dell’anno.
Un’immagine è rimasta impressa nella mente e oggi non potevo che dargli una forma e uno spazio sul muro. Un ricordo di bambina purissimo e prezioso.
Così, mi ritrovo a fissare sulla parete un pezzo che non racconta del mio corpo ma di quello di un’altra persona. Ecco perché Toponomastica dei corpi, ecco perché O diventa I.
Forse, verrà fuori la mappa di una città fatta di emozioni, dove le macchine non esistono, fatta di voci come uccelli che saltellano in mezzo alla piazza, strade che hanno il nome dei ricordi o dei sogni.
Case fatte di parole, foreste al posto dei parcheggi e una scuola dove si insegna a dimenticare il tempo.
Quante altre volte cambierà questo “piano regolatore”? - Non lo so!
Oggi ti chiedo di fare una piccola lista.
Se vuoi, scrivi tre cose che vorresti ci fossero in questa mappa condivisa.
È richiesta fantasia a livelli altissimi e se non dovessi avere idee parla con un bambin*.
Puoi scriverlo nei commenti del post, oppure in privato qui .
Grazie per l'attenzione e la partecipazione :)
Un saluto febbricitante ma felice,
Giulia
nella mappa vorrei:
1-un fiume
2-una sciarpa
3-lo spirito di una persona che non c'è più